venerdì 25 agosto 2017

Solitario con Diamante da 0.48 carati colore D purezza IF

0.48 carati colore D purezza IF: Perchè scegliere un anello solitario con questa caratura singolare?
Ecco svelato il retroscena di uno dei gioielli da fidanzamento più regalati..

Molto spesso, quando siamo in procinto di acquistare un anello solitario per un fidanzamento, per un regalo di anniversario o per fare una proposta di Matrimonio, ci troviamo davanti al solito dilemma: ho questo budget a disposizione e vorrei che il diamante fosse più bello e più grande possibile.

Ma con i diamanti la bellezza e la grandezza giocano brutti scherzi, e spesso ci troviamo a desiderare un qualcosa fuori dalle nostre possibilità..

Parliamo della soluzione tanto desiderata "Colore D purezza IF": il massimo del colore e il massimo della purezza, che ovviamente tutti vorrebbero, ma se poi ci facciamo due conti ci accorgiamo che questa combinazione sviluppa prezzi molto alti.

Ma che dimensioni deve avere un diamante per essere abbastanza grande da risultare bello e vistoso al dito della nostra amata?
Non ci sono grandezze standard che possono rendere un diamante solitario più bello di un altro, ci sono donne (fortunati i fidanzati e i mariti) che preferiscono avere diamanti molto piccoli, mentre ce ne sono altre (poveri loro) che vogliono un qualcosa di molto vistoso.

Pensiamo anche in funzione del tipo di dito e dell'età: se una donna ha una mano molto piccola ed è molto giovane allora il diamante farà molta scena anche se non eccessivamente grande; viceversa una donna con una mano molto robusta e di una certa età avrà "bisogno" di una caratura maggiore altrimenti l'anello potrebbe vedersi poco.

Grosso modo possiamo dire che un diamante di 0.30 carati (4 millimetri circa di diametro) è una bella pietra e dovrebbe "coprire" le necessità di ogni donna tra i 20 e i 40 anni, ma diamo un'occhiata alla comparazione dei prezzi tra solitari di caratura e caratteristiche tradizionali verso quelli con combinazione colore D purezza IF:

Se pensiamo ad un bel diamante di 0.30 carati colore F purezza VS1 (molto bello, già al di sopra di quello che si trova comunemente in una gioielleria tradizionale) il prezzo sviluppato, per la versione in oro bianco 18 karati, sarebbe di 1170€ iva inclusa.

Tutto diverso se il diamante di 0.30 carati fosse di colore D e purezza IF, sviluppando il prezzo di 1670€ iva inclusa.
Sono quindi 500 euro in più per avere il meglio del meglio, ma questa differenza abbordabile di 500€ varia considerevolmente se la caratura aumenta;

Se guardiamo il distacco delle pietre di 0.40 carati ci accorgiamo infatti che nella versione colore F purezza VS1 il prezzo sviluppato sarebbe di 1570€ iva inclusa, mentre il suo pari colore D purezza IF svilupperebbe il prezzo di 2670€ iva inclusa, un netto "peggioramento" che porta la spesa di differenza tra l'F-VS1 e il D-IF da 500€ a 1100€, rendendo già questa soluzione molto più complicata per chi volesse fare questo sforzo e accaparrarsi la miglior combinazione.

Quindi va tenuto conto che man mano che la caratura aumenta aumenta anche il distacco di prezzo tra le qualità tradizionali e quelle da collezione, questo è dovuto soprattutto alla rarità del diamante: man mano che la caratura aumenta aumenta anche la rarità della pietra.

Se ad esempio (usiamo numerazioni di esempio solo per fare un paragone) ogni 10.000 diamanti da 0.30 carati con varie purezze ne viene trovato uno colore D purezza IF, ne serviranno 100.000 per trovarne uno da 0.50 carati colore D purezza IF. Quindi man mano che si aumenta la caratura aumenta anche l'indice di rarità e di conseguenza il prezzo si distacca di moltissimo, arrivando anche a raddoppiarsi o triplicarsi.

Prendiamo ad esempio un diamante di 1 carato:
Nella versione da 1 carato colore F purezza VS1 vediamo un prezzo medio di circa 10.700€ iva inclusa, mentre per la versione da 1 carato colore D purezza IF il prezzo medio previsto è di circa 26.700 euro iva inclusa, quasi il triplo!

Visti questi esempi dove per carature "basse" il prezzo cambia di poche centinaia di euro e per carature alte cambia di diverse migliaia di euro, torniamo al tema principale di questo articolo: perchè la versione da 0.48 carati è così gettonata;

Come tutti dovreste sapere il prezzo dei diamanti cambia in base alla loro fascia di appartenenza. Ogni caratura ha una prezzatura, esempio i diamanti da 0.40 a 0.49 carati valgono un tot al carato, mentre quelli da 0.50 a 0.69 carati valgono un altro tot.

Quindi, usando cifre di esempio, se i diamanti che appartengono alla fascia 0.40-0.49 carati valgono, nella versione colore D purezza IF, esempio, 5000 euro al carato, se abbiamo davanti un diamante di 0.45 carati colore D purezza IF il suo valore si calcola moltiplicando 0.45 X 5000 = 2250 euro.

Utilizzando in maniera proporzionata lo stesso esempio ne verrà fuori invece che i diamanti da 0.50 a 0.69 carati colore D purezza IF potrebbero avere il prezzo al carato di 8000 euro, dando vita al seguente calcolo: 0.50 X 8000 = 4000 euro.

Bene, capito che i diamanti appartengono a fasce di prezzo differenti prezzate in maniera differente, dobbiamo anche capire quanta differenza c'è tra un 0.50 carati (mezzo carato) e uno 0.48 carati.
La caratura è un peso, non una "dimensione visiva".
Non è detto che se mettiamo vicini due diamanti e uno sembra più grande dell'altro allora sarà quello da 0.50 carati e l'altro quello da 0.48, non è assolutamente così.

E' possibile che un diamante sviluppi il peso della sua caratura nella parte bassa e non sulla tavola, risultando quindi meno apparente all'occhio ma più pesante sulla bilancia.

Acquisto diamanti da 25 anni ed ho avuto tantissimi esempi come questo; solitamente le dimensioni della tavola del diamante (la parte che vede l'occhio quando la pietra è incastonata sul gioiello) dovrebbero essere di 4.8-5.0 millimetri per le pietre da 0.48 carati, mentre per quelle da 0.50 carati di 4.80-5.20 millimetri; questo significa che già a parità di caratteristiche ti taglio e di simmetria i due diamanti sarebbero quasi identici, con una variante di 1 o 2 decimi di millimetro di differenza, molto pochi per essere percepiti nettamente dall'occhio umano; ma che succede se taglio e simmetria sono differenti?

Succede ad esempio che un diamante di 0.50 carati con taglio o simmetria good potrebbe avere una tavola visiva di 4.9 millimetri, mentre una 0.48 carati con taglio o simmetria excellent potrebbe avere una tavola di 5.0 millimetri, e, paradossalmente, sembrare la 0.48 carati più grande della 0.50.

Ecco qui due esempi di diamanti certificati GIA America;
uno è da 0.50 carati ed ha come caratteristiche tecniche taglio Good, e sviluppa una tavola visiva decisamente piccola per un mezzo carato: da 4.85 a 4.9 millimetri!
Se guardate la sua certificazione (oscurata nelle numerazioni per evitare che ne vengano fatti usi impropri) vedrete il dettaglio "Measurements" 4.85 X 4.90 X 3.20 mm. sta ad indicare che la tavola visiva del diamante va da un minimo di 4.85 ad un massimo di 4.90 millimetri, mentre l'altezza del suo "cono" è di 3.20 millimetri.

Dando un'occhiata ad un altro diamante, questa volta di 0.48 carati ma con taglio e simmetria Excellent, ci accorgiamo che le caratteristiche sono nettamente superiori: 4.98 X 5.01 X 3.12 millimetri.
Quindi perde leggermente nell'altezza del cono ma ha una resa visiva nettamente superiore, questo perchè quando il diamante è incastonato sull'anello nessuno può vedere la lunghezza del suo cono, quello che rimane alla vista è ovviamente la sua tavola superiore.

E' anche questo uno dei motivi principali del prezzo elevato per i tagli e le simmetrie Excellent contro quelle Good o inferiori: un netto miglioramento in termini visivi.

Fatta questa comparazione potremmo vedere due persone con diamanti di questo tipo: Mario ha acquistato un diamante di 0.50 carati colore D purezza IF con proporzioni del taglio Good che sviluppano una tavola visiva di appena 4.9 millimetri, e l'ha pagato circa 5500 euro; Carlo invece ha comprato uno 0.48 carati colore D purezza IF con taglio e simmetria Excellent che sviluppano una tavola visiva di 5.0 millimetri ma ha pagato circa 3500 euro, 2000 euro in meno di Mario!

Questo è sostanzialmente il motivo della scelta di una pietra da 0.48 carati rispetto ad una da 0.50: un grande risparmio per avere sostanzialmente lo stesso effetto visivo, se non addirittura superiore..

Certo molti di voi diranno "..ma un mezzo carato è migliore come investimento.." no.
Un investimento è "giusto" quando un diamante ha delle caratteristiche che sono appetibili al mercato ed alla clientela, la sua ricerca sarà sempre elevata e monetizzabile.

Conosco decine di persone che possiedono diamanti con colori bassi, esempio J o K e non riescono a vendere il loro diamante, anche a prezzi scontatissimi rispetto a quelli di mercato. Quando si possiede un diamante con caratteristiche superiori, esempio D-IF, ma anche colore E o F e con purezza VVS1, non ci saranno mai problemi di "clientela" il mercato questo genere di pietre le vuole sempre.

Quindi, sempre a mio giudizio, preferisco avere nel cassetto un diamante da 0.45 carati colore D purezza IF piuttosto che, quasi allo stesso prezzo prezzo, una 0.70 carati colore K purezza VS2.

Queste informazioni si basano sulla mia esperienza personale, non voglio dare alcuna genere di direttiva su eventuali investimenti di mercato o acquisti;

dico solo che nel mio laboratorio un diamante colore K purezza VS2 mi rimane li magari per 2 anni, anche se lo sconto moltissimo, mentre una pietra da 0.40-0.48 carati colore D purezza IF la vendo con 5 minuti, quindi ho scritto questo articolo in base a quello che è capitato a me negli ultimi 25 anni, non dico che sia giusto acquistare o investire in una categoria di diamanti piuttosto che in un'altra, è anche possibile che la mia capacità di convincimento all'acquisto sia migliore con diamanti di caratteristiche altissime..

Commentate se avete bisogno di altri consigli o se pensate manchi qualcosa all'articolo.
Adriano Gasbarri, Maestro Orafo, Diplomato presso il GIA America.



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